"Il Giornale di Corsico" - Marzo 2000

I diritti innanzitutto

Il Partito della Rifondazione Comunista è da sempre impegnato nella tutela dello "stato sociale": di tutte quelle attività organizzate dallo Stato per la conquista e la difesa della dignità, dell’esistenza stessa e del benessere fisico, psichico e morale dei cittadini.

Rientrano nello stato sociale la scuola, la sanità, la previdenza (tutti settori che continuano a subire forti attacchi anche in questi giorni). In una società come la nostra, con un’organizzazione economica e sociale di tipo capitalistico, in cui le ricchezze vengono prodotte dai lavoratori e i relativi profitti intascati da una ristrettissima minoranza di "manager" e di "azionisti", lo stato sociale ha il compito, quanto meno, di attenuare gli effetti dell’enorme divario tra le classi.

L’organizzazione economica e sociale deve essere al servizio delle donne e degli uomini, non il contrario! Si deve lavorare per vivere e non vivere (o addirittura morire) in funzione del lavoro!

E’ per questo che siamo contro forme esasperate di flessibilità dei lavoratori e a favore della riduzione immediata e massiccia dell’orario di lavoro a parità di salario, come concreta misura di lotta alla disoccupazione e di cambiamento nelle relazioni sociali.

Il PRC si schiera esplicitamente per il primato del pubblico sul privato.

Il sistema pubblico deve continuare a rivestire un ruolo di primaria importanza per consentire a tutti, soprattutto a chi ha maggior bisogno e minori risorse, di soddisfare le proprie esigenze primarie.

E’ per questo, ad esempio, che siamo convinti che la scuola deve essere la stessa per tutti i giovani cittadini, italiani e non, senza differenze di tipo economico, etnico, religioso, culturale e politico: nel pieno rispetto della Costituzione Italiana.

Allo scopo di favorire concretamente lo sviluppo di una cultura di pace (e tutti sanno quanto ce ne sia bisogno!), bisogna sostenere attivamente i giovani che optano per il servizio civile sostitutivo di quello militare e scoraggiare ogni spinta alla competizione esasperata.

Il nostro Comune, infine, deve diventare un reale punto d’incontro tra i popoli, attraverso una civile convivenza tra cittadini di tutte le razze e le religioni, vera e inesauribile fonte di risorse, non solo cultuali.

La dignità e il benessere anche dei cittadini immigrati rappresenterà il reale raggiungimento di una forma compiuta di civiltà!

PRC Corsico